BABA e il Diwali

BABA e il Diwali

Novembre 5, 2010

A quanto pare veramente basta chiedere e ci verrà dato. Mentre tornavo verso il centro, camminando lungo i Ghat, lungo il Gange, mi ha fermato uno di quei tipi curiosi di cui parlavo. Beh, non uno di quei super gnocchi che mi hanno fatto voltare ieri, ma comunque piacevole. Un “Holy Man” si è definito. Si chiama Baba. Ha 25 anni e da qualche anno ha deciso di mollare famiglia e lavoro e dedicarsi solo a meditazione, yoga e reiki. La sua mente è “quasi” libera, dice. Cammina in giro per l’India e a volte si ritira sulle montagne. A meditare immagino. Mangerà cavallette? Boh. Anzi, mi sa niente carne per lui. A Varanasi dorme lungo il Gange, che di notte e’ calmo, non emette la sua usuale energia, dice.

Varanasi Ghat

E ha iniziato anche lui con le sue dissertazioni … non so quale fosse lo scopo. Non abbordarmi, perché come provato precedentemente sti santi uomini sono immuni al fascino femminile. Proselitismo? Boh, forse. Mi ha mostrato un disegno che ha fatto. Mi ha chiesto se mi piaceva. No, non proprio. Ma non mi ha chiesto di comprarlo. Era solo uno schizzo in realtà. L’impressione è che sì, volesse solo rendermi partecipe della sua esistenza e magari illuminare la mia in qualche modo. Mi ha detto che sentiva che sono felice (non molto in sto momento, l’ho contraddetto, con il bisogno che ho di andare in bagno!) e che ho un buon cuore. Anche questo è un ritornello frequente. La prima volta ci ho quasi creduto. Sarebbe bello se qualcuno veramente potesse dire che hai un buon cuore che tu non senti di avere! Mi sa che semplicemente sperano che uno apra il portafoglio, oltre al proprio cuore. O forse sono io troppo diffidente?

Mi ha spiegato delle 5 dita che sono nella stessa mano ma non sono una uguale all’altra (e così gli uomini) e del sangue che è rosso dentro di lui ed è rosso dentro di me (??); del potere che sta nel cuore, non nella testa. E ogni volta “Understand? Understand?”. Che c’è da understand che non capisco? Che gli uomini non sono tutti uguali è una scoperta? Boh. Poi mi ha spiegato che morire ed essere cremati a Varanasi è una fortuna perché l’anima se ne va direttamente in paradiso, senza bisogno di reincarnarsi. Anche Mowgli mi aveva detto questo, o almeno mi sembrava di aver capito così. Ok, stessa info da due diverse fonti, posso quasi crederci.

varanasi

Sarei anche rimasta ad ascoltarlo un po’ più a lungo ma non so se per il mio stomaco che ancora non è al 100% (la mia pupù ha raggiunto uno stato di semi-liquidità, assomiglia a una “boassa” per capirci), o per la pasta al tonno e maionese che ho mangiato per cena (non che la volessi io la maionese, non sono una gran fan), mi era venuta tipo tachicardia e avevo un gran bisogno di andare in bagno e stendermi un po’. Mi ha detto di ripensare alle sue parole durante il mio sonno (?) e mi ha dato appuntamento per domani alle 5. Di mattina!! Te pare? Con sti fuochi d’artificio non riuscirò a dormire prima di mezzanotte (come ieri) e io ho bisogno delle mie 8 ore!!

Quando sono tornata all’albergo ho trovato un messaggio per me. Per me? Ma se non conosco nessuno! Com’è possibile? Il messaggio legge “Hi I came for meet you call me … . you take picture from me and two sado. All the best”. Beh, era l’iraniano di cui ho preso una foto due giorni fa lungo il Gange, quello con i due santoni. O “sado” è un’abbreviazione di sadomaso? Boh. Comunque, evidentemente durante i due minuti di conversazione che abbiamo avuto devo avergli rivelato che sono italiana e che sto al Yogi Lodge (big mistake!), e questo gli è bastato per rintracciarmi. A mo’ di saluto gli avevo detto che li avrei rivisti lungo i Ghat, visto che sembrano star lì tutto il giorno, e lui deve averlo preso come una promessa, così quando ieri non mi ha visto arrivare, ha pensato bene di venire lui a cercarmi. Oh gosh. Vabbé. Magari domani vado a vedere se lo trovo.

Allora ho visto cosa fanno per sto Diwali. Mentre tornavo lungo il fiume c’era qualche fuocherello qua e là, candeline lungo la riva e lucette negli edifici (tipo Natale da noi, però solo per una notte). La gente si ritrova, in famiglia soprattutto sembra, e passano del bel tempo insieme. Sarebbe anche piacevole, se sti petardi non mi facessero paura oltre che fastidio. Ora sono appena scesa dal tetto-terrazzo del mio albergo. Di solito è chiuso, per due motivi. 1. Qui vicino c’è un Golden Temple di cui non si possono prendere foto per ragioni di sicurezza 2. Capita che ogni tanto qualche turista drogato e ubriaco si butti dal tetto. Per l’occasione il manager ha fatto un’eccezione. E’ un gran casino lì fuori. Fuochi d’artificio e petardi e candele varie. Un po’ come da noi per Capodanno, ma qui va avanti per delle ore e partono da ogni casa! Spero non per tutta la notte… C’era un tizio che ha fatto una specie di danza con i suoi bastoncini scoppiettanti in mano. Bello vedere le famiglie sui terrazzi dei loro tetti che lanciano tutti sti fuochi e i bambini che saltano intorno tutti contenti. Spero non si faccia male nessuno (anche se devo ammettere che ho avuto brutti pensieri ieri su un ragazzino che continuava a sparare petardi rumorosissimi a 10 metri dal tavolino a cui ero seduta). Bellissima la vista dei tetti (? da quando ho vissuto in quell’appartamento in Via Marsala a Bologna che sono affascinata dai tetti), ma io non riuscivo a sentirmi a mio agio lì sopra. Un po’ per la paura che mi arrivasse un fuoco in testa, e un po’ perché è al terzo piano e mi sembrava di essere altissima. E non so perché, quando sono più alta di due piani sembra che il vuoto mi attiri a sé, “Vieni Katty, salta da questa parte del muretto, ti prendo io!”. Ma è questa voce che chiamano vertigine? Invidiavo gli altri ragazzi (ehm.. “altri” perché anch’io ovviamente, sono ancora una “ragazza” nonostante sia il mio 33° compleanno fra pochi giorni… beh, ora che ci penso anche i miei genitori ancora chiamano i loro coetani “tosi”, e ogni volta io resto lì, un po’ titubante, ma mi sa che è normale -e giustissimo!!- considerarsi giovani sempre e beh, in effetti finché c’è in vita qualcuno più vecchio di te, si è giovani, perlomeno rispetto a qualcun altro, giusto? son sicura che molti di voi saranno d’accordo almeno su sto punto..) insomma, invidiavo sti giovani con i gomiti appoggiati al muretto. Io ero ad almeno un metro di distanza, vicino a un muro solido possibilmente.

Doccia e poi provo a mettermi a letto. E oggi ho preso le ultime pastiglie per il cagotto. Da domani il mio organismo si dovrò arrangiare. Vediamo come reagisce. Vi terrò aggiornati, so che attenderete con impazienza informazioni sulle mie avventure secretive!