Kochi

Kochi

16 Dicembre 2010

Oggi ho noleggiato una bici. Era nella mia lista di cose che mi mancano. Una bella vasca da bagno, smalto sulle unghie, pizza, film e giretto in bici. Peccato che la sella fosse tra le piu’ scomode nella storia delle biciclette e che dopo 10 minuti gia’ avessi voglia di restituire la bici.

Sono a Kochi, la capitale del Kerala. Bella cittadina, con edifici portoghesi, olandesi e inglesi, derivanti dal passato coloniale della regione (a quanto pare, ma quali sono le costruzioni tipiche indiane? ne ho viste di tutti i tipi comunque, in giro per l’India).

Ho di nuovo il cagotto, che sembra voler tenermi compagnia fino al mio ritorno a casa. E sta piovendo. Meno male, c’era un’umidità spaventosa. Tra un paio d’ore ho un treno per Chennai, sull’altra costa, a est. Da lì ho il volo tra meno di una settimana!! Ah, un bel bagno e pizza la prima sera, parmigiana di melanzane il 24 a pranzo please, poi cena della vigilia e pranzo di Natale quel che viene va bene e poi vedremo, ho una lunga lista di gusti che ho voglia di saziare… mmm…

Ecco. Vado. Ciao.

Aleppey

14 Decembre 2010

Aleppey è un paese del Kerala poco distante da Kochi, costruito intorno all’acqua. Molto suggestivo. Ci sono rimasta solo un paio di giorni perché dormire era un po’ costoso (20 euro), ma merita davvero.

In paradiso

In paradiso

Soggiorno in Kerala

12 december 2010

Eccomi qua.

Non scrivo da tanto, mi sa che mi ero un po’ scocciata. Dopo Pushkar sono stata a Udaipur, citta’ romantica, l’ideale per chi viaggia solo, Ahmedabad, dove mi sono fermata un giorno, ho visto un ashram fondato da Gandhi e ho mangiato un sacco di gelati e caffe’ freddi. Poi Mumbay, piena di gente, con un reddito medio che è quattro volte la media dell’India, e dove però il 60% della popolazione vive negli slums. Slums in cui pagano l’affitto e hanno luce e corrente elettrica, but still slums. 

E poi sono arrivata qui. Credo di essere finita in paradiso. 

Kannur, in Kerala, una regione sulla costa sud-occidentale. La mattina faccio colazione nella giungla, tra volatili vari e piante di banana, cocco, ananas, mango. Poi cammino cinque minuti nella giungla e arrivo in spiaggia. Deserta. Quando è affollata siamo in 8. Non riesco a vedere le facce dei miei compagni da quanto sono lontani. 8 persone in una spiaggia che a Sottomarina riempirebbero con 300 ombrelloni.

E quindi gli inziali 2 giorni che dovevo passare qui son diventati 3, poi 4 e infine 6. Domani in teoria parto. Beh, sicuramente prima del 15 devo partire perché ho un treno prenotato da Kochi a Chennai, da cui ho il volo. 10 giorni solo al mio ritorno.

costa malabari kerala

Ah, e dimenticavo la parte più importante di questo soggiorno. Mi sfamano 3 volte al giorno, e il cibo è il più buono che ho avuto finora in India. Sicuramente ho recuperato tutti i chili persi con cagotti vari e anche più. Al Nord il cibo è pure buono, ma olioso e pesante e dopo un po’ stanca. Prima di venire qui  non  ne potevo più di curry, avevo una gran voglia di un piatto di pasta con il pomodoro. Da 5 giorni mangio come un lupo (pensavo, perché i bambini possono mangiare come “lupi” mentre gli adulti mangiano come “maiali”, con una sfumatura dispregiativa? Ho deciso che da ora in poi io mangio come un lupo). E i dessert… mmm… devo imparare a usare più spesso cocco e cannella, ho deciso.

5 giorni e ho letto 3 libri, preso il sole, mangiato, giocato a freecell. Nient’altro. Awesome!

Chi me lo fa fare in effetti di tornare in città? Senza tanti indiani che ti stressano, solo ogni tanto in spiaggia, magari un paio ogni due ore. Camminano su e giù per la spiaggia proprio con lo scopo di parlare agli stranieri. Uno un giorno mi ha chiesto 3 volte in 2 ore “how are you?” e ogni volta visto che non lo cagavo proseguiva nella sua passeggiata.

Vabbé. Mi ci voleva proprio, mi son ripresa per benino. E ora penso di essere pronta a tornare nell’altra giungla, quella fatta di persone e riksho’ e stradine e clacson… gulp!

costa malabari kerala