Cap Haitien

Cap Haitien

25 o 26 Marzo, ho perso il conto.

Mezzogiorno a Cap Haitien. Siamo sul tap-tap (il retro di un pick-up) in attesa che si riempia e ci porti a Labadie. Ci siamo presi un po’ tardi perché ci siamo alzati con calma, siamo stati al Caribe Tours a prenotare il passaggio per la Repubblica Dominicana (ci hanno detto di presentarci direttamente domattina), e a fare colazione. E’ arrivata una vecchietta accompagnata da un vecchietto che portava una carriola con un sacco di zucchero e uno di riso. Montato tutto sul pick-up, sotto i nostri piedi. Finora Luca è l’unico maschio. Mancano ancora un paio di persone per partire (credo, ma qui non si sa mai quando considerano il tap-tap “pieno”).

La corrierona (comoda e diretta) per Santiago costa 25 USD. Andare con il tap tap costerebbe circa 20 USD in meno, ma sarebbe un viaggio più lungo e stancante, perché dovremmo prenderne uno fino alla frontiera, passare la frontiera a piedi e una volta in Repubblica Dominicana cercare il gua-gua per la destinazione successiva.

Ad Haiti ho visto un sacco di donne incinte. Tutte giovani però. Le vecchiette della mia età non se le fila più nessuno.

15h15 Pausa bibita al Cornier Bar, un albergo-ristorante-bar per stranieri. Questi due succhi ci costeranno più della cena di questa sera, ma ne avevamo proprio voglia ed è troppo bello bere qualcosa di fresco su queste poltroncine in riva al mare. Se voglio internet però devo pagare 3 USD. Nel parcheggio ci sono delle camionette dell’UNHCR. Poveri cooperanti?

I nostri succhi di lusso

Siamo stati a vedere la spiaggia dove si fermano le navi da crociera. Era circondata da una rete in metallo per tenere fuori gli intrusi. E noi insieme con altri haitiani eravamo lì a guardare i turisti che facevano il bagno e prendevano il sole come si guardano le scimmie allo zoo.

Eravamo un po’ più in là a fare il bagno, ma mentre ci asciugavamo è iniziato l’attacco delle zanzare. E ci sono un sacco di ricci in acqua, ho paura.

Siamo tornati a Cap Haitien con una moto (noi due e l’autista su una moto), perché pic-up non ce n’erano più. Non tanto comodo, su quella strada sterrata. Abbiamo fatto in tempo a fare un giretto per il paese: la piazza principale con il municipio (Delegation du Nord), le stradine con le case Gingerbread, il lungomare, il Croissant d’Or, un panificio-pasticceria (rarità). Cena con mezzo pollo a testa e yuca. Stasera abbiamo fame.

Piazza e municipio a Cap Haitien

Le 9 o le 10 di sera, non lo so. Luca è stanco e non gli va più bene niente. Cacchio, ho paura che sia nella fase “Maledetta la volta che t’ho incontrato” e che non sia per niente contento di aver accettato di partire con me. Spero gli passi in fretta!

Tipica casa gingerbread haitiana

Tipica casa gingerbread haitiana