La Baia delle Aquile

La Baia delle Aquile

16 Marzo 2014, 10 am circa
Domenica (anche se per noi è un giorno come un altro).

BAHIA DE LAS AGUILAS

Mare verde e sabbia bianca. Eh già, siamo decisamente ai Caraibi. Una di quelle spiagge che si vedevano nelle cartoline, quando ancora se ne trovavano in giro.

Questa spiaggia comunque è così bella perché è in un parco nazionale e bisogna prendere una barchetta per venirci (oppure si arriva con il proprio yacht, come hanno fatto una coppia di inglesi che abbiamo incontrato in spiaggia, impegnati in un tour dei caraibi). Ci si fa una gita di un giorno, non ci sono ristoranti né niente, quindi meno possibilità di buttarci basura (immondizie), e probabilmente qualcuno passa a pulire ogni tanto.

Noi abbiamo speso 2500 pesos per venire qua da Pedernales, circa 40 euro. Beh dai, da Los Patos un’agenzia con cui lavora Giordano ci aveva chiesto 90 dollari americani a testa, quindi abbiamo risparmiato circa 100 euro ad arrangiarci. “I schei investii meio fin deso”, dice Luca.

In effetti merita veramente una visita. Poi noi siamo arrivati presto, che non c’era nessuno ancora, e siamo riusciti ad accapparrarci l’ombra di una delle poche piantine che costeggiano la spiaggia.

Stamattina abbiamo fatto colazione in una strada di Pedernales con una cosa simile alla patata americana, solo che non era dolce, una cosa schifosa che Luca dice fosse scopeton o qualche pesce essicato e salato simile, e un’altra cosa buonissima, del maiale con cotenna.

E’ arrivata una barca piena di dominicani. Meglio andare a fare una passeggiata finché è relativamente tranquillo. Essendo domenica ho paura che arrivi un bel po’ di gente.

Siamo venuti qua in 3 su una moto. Sulla strada asfaltata non era male. Gli ultimi 6 km invece sono stati un po’ dolorosi. Pedernales, una regione dalla terra rossa, che usano per produrre alluminio e cemento. C’è una fabbrica poco distante dalla spiaggia.

baia delle aquile

15.22 Meraviglia. Ci siamo bruciati nonostante abbiamo messo la crema 3 volte e siamo stati all’ombra. Ci hanno fregati la passeggiata e i vari bagni.

Nonostante le mie previsioni siamo stati quasi soli per tutto il tempo. Arrivava qualche barchetta con un po’ di gente, rimanevano qui per mezz’ora o un’ora e poi ripartivano.

16.00 Di ritorno a Pedernales. SANCOCHO per merenda, minestra con costine di maiale e patate, buonissimo!!

18.00 circa. Nella piazza principale di Pedernales. I due bar, a circa 50 metri uno dall’altro, hanno entrambi la musica altissima che se ti metti nel mezzo senti un casino, il mix delle due musiche. Per fortuna proprio tra i due bar si è messa una macchina dalla quale hanno estratto due mega casse, che sparano quella che è diventata la nostra musica, anche se in sottofondo si sentono ancora le altre due. Sono forti sti dominicani: parcheggiano la macchina in strada, la tengono accesa con la radio a palla, scaricano un paio di sedie e si mettono lì, a fare comarella sul marciapiede o sulla piazzetta. Oggi poi è domenica, quindi son d’obbligo le scarpe con zeppa e tacchi, oltre alla minigonna, in barba alla cellulite.

C’è ancora il sole ma noi siamo bei biscottati e ci stiamo lontani!