Isfahan, Totia Hotel

21Feb 2015

Alle 6 di stamattina eravamo a Isfahan, in autostrada però, non in centro città. Quindi abbiamo pagato altri 170.000 Ril per venire in città (4 euro poco più). Più altri 300.000 perché era presto per il check-in. Però è stato un bene avere subito la stanza: ho dormito un’altra ora e mezza, doccia e colazione e ora sto molto meglio, anche se ancora un po’ assonnata. C’è di buono che per la stanza paghiamo solo 900.000 Ril (circa 22 euro, non accettano euro ed è la prima volta che ci capita). Io ero tutta contenta perché a Isfahan la stazione dei pullman a lunga percorrenza è poco distante dal centro e ci arrivano gli autobus cittadini, sapevo già come arrivare in hotel. Invece ci hanno fatto scendere in autostrada, mezzo rincoglioniti, perché il nostro autobus andava a Tehran e non è passato per il centro di Isfahan. Avrei dovuto chiedere in biglietteria un pullman che si ferma a Isfahan.

Il Totia è un hotel moderno, come quello a Tehran. Mi sa che non ce ne sono di tradizionali qua, o magari costano troppo.

Ok, andiamo alla scoperta della meta più gettonata dell’Iran!

Imam Square in Isfahan

Piazza dell’Imam

Imam Square è bellissima. La seconda piazza più grande del mondo dopo Tien-An-Men a Beijing. E’ così grande che ci sono carrozze trainate da cavalli che sono super gettonate (da stranieri e gente del posto) come mezzo per girare la piazza.

Con una bella piscina, alberi, due moschee fantastiche, un bazar e un palazzo dal cui terrazzo si potrebbe vedere la piazza, se non fosse in ristrutturazione. Ci sono dei ragazzi che girano per la piazza per attirare i visitatori verso i loro negozi dove vendono tappeti o teli stampati; è interessante stare ad ascoltare le loro spiegazioni sui colori vivi verde e rosso usati dalle tribù del Nord-Ovest, colori più scuri dei nomadi del deserto dell’Est, i tappeti di città, più fini, e io penso ai miei gatti e quanto si divertirebbero a grattare questi tappeti da 200-1000 euro. Comunque non è obbligatorio comprare e non insistono tanto.

E’ un posto ideale per guardare la gente che passa. E’ pieno di gente, turisti, anche iraniani, studenti in gita scolastica, abitanti del posto che vengono a passeggiare, insomma, una vera agorà.