In bici lungo i fiumi e i canali della città

Una domenica di giugno abbiamo fatto un giro in bici lungo l’Anello Fluviale di Padova.

In passato l’acqua era molto importante a Padova, attraverso fiumi e canali circolavano merci sia da altre città che all’interno di Padova stessa, e si irrigavano i campi. Al giorno d’oggi le vie di trasporto sono altre, ma sono ancora visibili alcuni canali, un paio anche in centro, che sono diventati uno spazio di relax e svago.

L’Anello Fluviale di Padova segue canali e fiumi attorno al centro storico della città. E’ un percorso ad anello di 47 chilometri, quasi interamente riservato a bici e pedoni (ci sono dei brevi tratti di strada condivisa con automobili, ma sono comunque strade poco trafficate).

Questo il percorso su Strava:

Noi siamo partiti dal ponte del Bassanello come consigliato da una guida del Touring Club Italiano, abbiamo trovato un parcheggio gratuito lì vicino (essendo fuori dal centro non è difficile), e abbiamo iniziato a pedalare. Il percorso è ben segnato ovunque, non c’è bisogno della guida.

L’Anello Fluviale di Padova è praticamente pianeggiante, il dislivello è di 58 metri in totale, assolutamente non difficile ma un po’ lungo, se non si è abituati a lunghi tragitti in bici. Il primo tratto verso ovest lungo il Bacchiglione e poi verso nord costeggiando il canale Brentella fino Limena è il più piacevole secondo me, mi piaceva il paesaggio, con aziende agricole e belle abitazioni, ed è abbastanza all’ombra. C’erano dei tratti che avrei voluto fotografare ma all’inizio eravamo lanciati, carichi e di corsa.

Da Limena verso Stra si costeggia il Brenta e poi di nuovo si seguono dei canali (il Piovego e San Gregorio) fino al Ponte Bassanello, un lungo tratto abbastanza assolato, da evitare quindi nei giorni più caldi (come invece abbiamo fatto noi).

Lungo il percorso la guida del Touring Club consigliava dei siti interessanti da vedere, come la Certosa di Vigodarzere e Villa Giovannelli a Noventa Padovana, ma noi non siamo dei grandi ciclisti e ci sembrava già un’impresa arrivare in fondo; però a Stra ho fatto una piccola deviazione per dare un’occhiata a Villa Pisani. Dovrò tornare e rifare in parte il tragitto per Vigodarzere e poi magari girare per il centro di Padova in bici, che è una città molto bike-friendly.

Villa Pisani a Stra
Villa Pisani a Stra

Ci sono alcune fontane con acqua fresca lungo il percorso, e spesso si passa vicino a paesi dove si possono trovare bar e ristoranti, ma è comunque consigliabile avere una borraccia con acqua dietro. Noi ci siamo fermati a Limena, Stra e ad un baretto carinissimo lungo il Canale San Gregorio dove c’è una spiaggetta dove fare il bagno e prendere il sole. Sarei rimasta lì per tutto il pomeriggio, a reidratarmi e fare il pieno di sali minerali con birra e limonata, ma se mi rilassavo troppo non sarei più riuscita a fare gli ultimi chilometri di bici.

Da sempre uso la bici per spostarmi nelle città dove vivo, mi piace molto anche visitare un posto nuovo in bicicletta, anche se non è l’ideale per fare foto, soprattutto se si devono macinare chilometri e se si è con altre persone che non vuoi fare aspettare. Però spero di usarla sempre di più, magari anche per una vacanza ecologica, con bici e borse attaccate dietro. Vi faccio sapere se ci riesco.